Procedure di emergenza: 12 consigli per la pianificarle e gestirle al meglio

Procedure di emergenza: 12 consigli per la pianificarle e gestirle al meglio

Pianificare le procedure di emergenza sul posto di lavoro è fondamentale per garantire la sicurezza e la protezione dei dipendenti in caso di incidenti, incendi e altri eventi potenzialmente rischiosi. 

In questo articolo, troverai 12 consigli utili per ottimizzare le procedure di emergenza: pianificare,  organizzare e individuare le procedure corrette da eseguire per l’evacuazione del luogo di lavoro.

 

Pianificare subito le procedure di emergenza sul posto di lavoro

I primi 4 suggerimenti riguardano la fase di pianificazione delle emergenze, a partire dalla compilazione del DVR e del Piano di Emergenza, fino alla formazione del personale e alla predisposizione della segnaletica di emergenza. 

 

1. Eseguire la valutazione dei rischi e il DVR

Ogni azienda è tenuta a individuare i potenziali rischi specifici. Questa valutazione confluisce nel documento apposito, il DVR, che deve tener conto delle particolarità dell’attività che viene svolta. Per questo dovrebbe comprendere una panoramica delle attività svolte in sede e delle diverse tipologie di rischio ad esse correlate. 

La valutazione dei rischi prende sempre in considerazione la presenza di sostanze pericolose sul luogo di lavoro, ma anche di lavorazioni e materiali che potrebbero innescare delle minacce, come incendi, fughe di gas, incidenti chimici, traumi ecc. Per una valutazione efficace è necessario anche tenere conto delle caratteristiche strutturali dell’edificio;

 

2. Sviluppare il Piano di Emergenza

Le aziende con più di 10 dipendenti e le aziende che svolgono attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco sono tenute a redigere il Piano di Emergenza.

Questo documento si basa sulla valutazione dei rischi e delinea le azioni specifiche da intraprendere in caso di incidente o evento pericoloso. Il piano di emergenza, inoltre, deve contenere le azioni da mettere in atto in caso di incendio, le disposizioni per chiedere l’intervento dei soccorsi e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo e le specifiche misure per assistere le persone con esigenze speciali.

Nei luoghi di lavoro in cui vige l’obbligo di redigere il piano di emergenza, il datore di lavoro è, comunque, tenuto ad adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di emergenza, riportandole nel Documento di valutazione dei rischi;

 

3. Informare e sensibilizzare i dipendenti

È importante informare i lavoratori sugli aspetti peculiari dell’attività in relazione, ad esempio, ai rischi specifici legati alle mansioni svolte, all’ubicazione delle vie di esodo, alle misure di prevenzione e di protezione adottate nel luogo di lavoro, ai nominativi del personale incaricato di applicare le misure di emergenza.

L’informazione deve essere fornita in modo chiaro e facilmente comprensibile, ad esempio attraverso apposita cartellonistica o avvisi scritti.

Anche andando al di là degli obblighi di legge, per aumentare il livello di sicurezza sul luogo del lavoro è opportuno anche istituire regolari sessioni di formazione e sensibilizzazione. Migliorare la consapevolezza dei rischi presenti sul luogo del lavoro, infatti, aiuta a prevenire gli incidenti. Inoltre, garantisce anche che tutti siano al corrente delle procedure di emergenza e su come agire in modo appropriato in caso di allarme;

 

4. Pianificare e indicare uscite di emergenza

Le uscite di emergenza devono essere individuate ed evidenziate chiaramente. Il datore di lavoro deve assicurarsi che siano sempre accessibili e libere da ostacoli. La segnaletica di sicurezza deve essere apposta in modo visibile, univoco e con un’illuminazione adeguata in ogni momento della giornata. 

 

Organizzare in modo ottimale l’evacuazione

In questo secondo blocco, trovi ulteriori 4 consigli per gestire al meglio le emergenze nel momento in cui si presentano, istruendo il personale addetto e facendo in modo che tutto funzioni al meglio durante le procedure di evacuazione. 

 

5. Designare gli addetti alle emergenze

Nel Piano di Emergenza vengono assegnati anche dei ruoli specifici: i responsabili delle emergenze, gli addetti alla sicurezza e gli addetti antincendio. Questi saranno incaricati anche di coordinare l’evacuazione del luogo di lavoro in caso di incidente. Per legge, i lavoratori individuati per ricoprire questo ruolo devono essere addestrati sulle procedure di evacuazione e sulla gestione delle situazioni di emergenza con appositi corsi di formazione;

 

6. Definire le procedure di emergenza e evacuazione

La procedura di evacuazione deve essere definita in modo dettagliato già nel Piano di Emergenza. Le vie di fuga principali, i punti di raccolta designati e le procedure per controllare l’evacuazione (come l’uso di segnalatori acustici o visivi) devono essere stabiliti a priori e comunicati a dipendenti e avventori, per garantire una procedura di evacuazione fluida in caso di allarme;

 

7. Verificare periodicamente le vie di fuga

Effettuare delle ispezioni regolari delle vie di fuga è importante per garantire che siano sempre libere da ostacoli e ben segnalate. Le porte di emergenza devono essere sempre sbloccate  e facilmente apribili; 

 

8. Effettuare le prove di evacuazione

Le aziende con più di 10 dipendenti e/o soggette al controllo dei Vigili del Fuoco sono tenute anche ad effettuare delle simulazioni di evacuazione almeno una volta all’anno

Alle esercitazioni antincendio e di evacuazione devono partecipare i lavoratori e, qualora ritenuto opportuno, anche le ulteriori persone presenti normalmente durante l’esercizio dell’attività (ad esempio utenti, pubblico, personale delle ditte di manutenzione, appaltatori).

 

Le procedure di emergenza da seguire in caso di allarme

Infine, ecco 4 promemoria da mettere in pratica proprio durante la procedura di emergenza, per garantire che tutti  i dipendenti e gli ospiti siano portati in salvo e nessuno venga lasciato indietro.

 

9. Attivare l’allarme

In caso di emergenza, immediatamente bisogna attivare l’allarme di evacuazione e segnalare l’incidente alle autorità competenti, ad esempio contattando i Vigili del Fuoco in caso di Incendio;

 

10. Evacuare l’area ordinatamente

I dipendenti sono tenuti a seguire le procedure di evacuazione stabilite nel Piano di Emergenza. In questa fase, gli addetti alle emergenze hanno anche il ruolo di aiutare i colleghi a mantenere la calma, per guidare gli altri dipendenti verso le uscite di emergenza e dirigerli verso i punti di raccolta designati;

 

11. Fornire assistenza a persone con disabilità

I dipendenti con disabilità o mobilità ridotta devono ricevere adeguata assistenza durante l’evacuazione. Per affrontare tali situazioni, occorre individuare a priori, nel Piano di Emergenza ed Evacuazione, le procedure specifiche;

 

12. Verificare che tutti siano arrivati al punto di raccolta

Una volta raggiunti i punti di raccolta, gli addetti alle emergenze devono verificare che tutti i dipendenti siano presenti e che nessuno sia rimasto indietro. Nessuno può tornare indietro, abbandonare il punto di raccolta o rientrare nell’edificio fino a quando non viene dato l’avviso che l’emergenza è cessata.

 

Conclusioni

La pianificazione delle procedure di emergenza e l’organizzazione dell’evacuazione sul posto di lavoro sono essenziali per garantire la sicurezza dei dipendenti in caso di incidenti o situazioni di allarme. 

I datori di lavoro, in collaborazione con il RSPP e il medico competente, sono tenuti a valutare i rischi, formare il personale e, quando previsto dalla legge, sviluppare piani di emergenza dettagliati  e condurre regolari esercitazioni di evacuazione. 

Seguendo procedure chiare e ben definite, si può contribuire a creare un ambiente di lavoro sicuro e un personale pronto ad affrontare eventuali emergenze.

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